L a storia ha eccezioni che la grammatica non conosce. Lo dimostra la pluricentenaria fiera di Manduria, che ha attraversato i secoli indenne e assunto rilevanza interregionale pur chiamandosi Pessima. Questo perché il suo nome non deriva dal mancato apprezzamento della manifestazione, che anzi ogni anno è affollata da visitatori ed espositori, ma da un uso linguistico squisitamente popolare.
La tradizione vuole che la gente del posto e gli avventori della fiera l’abbiano denominata così per le instabili condizioni meteorologiche del periodo in cui da sempre si svolge: la prima quindicina di marzo. In quei giorni, infatti, la pioggia e il vento hanno spesso accompagnato la manifestazione, caratterizzandone il ricordo fino a farlo diventare nome.