Trovare una via d’uscita alla monocultura dell’acciaio attraverso le possibilità offerte dall’istituzione della Zona Economica Speciale Ionica interregionale Puglia-Basilicata.
Occorre infatti fare i conti con il condizionamento economico che il polo siderurgico tarantino ha avuto per decenni sull’intera provincia per avere coscienza di quale sia il dato oltre il quale guardare avanti. Se ne è parlato nel pomeriggio di oggi alla Pessima, nel corso della conferenza Opportunità di sviluppo del territorio.
«Quella fabbrica – ha ricordato nel suo intervento il presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci – faceva il 75% del PIL dell’intera provincia ionica, tenendo le nostre imprese che facevano altro a distanza dai mercati, ed rappresentava il 32-33% dell’export dell’intera regione. Ma è evidente che dopo il 2012 questi numeri si sono sgretolati». Ecco dunque che la ZES è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire e da mettere compitamente a frutto, puntando anche a un nuovo assetto logistico del territorio che produce. «Guardando all’indice internazionale di sviluppo logistico – ha ricordato Melucci – il nostro è il ventunesimo nel mondo. C’è qualcuno più avanti a noi, ma l’indice regionale pugliese è sopra la media delle altre regioni del Mezzogiorno. La Regione sta facendo un grande lavoro di infrastrutturazione della nostra provincia, con l’aeroporto di Grottaglie e adesso, dopo tanti anni di attesa, ha messo a gara la bretella di collegamento con la Statale 7 e siamo andati in gara anche con la Regionale 8».
Dell’importanza della pianificazione ha invece parlato Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto. «Siamo molto bravi in tante cose – ha detto -, ma siamo molto meno bravi nella programmazione amministrativa». Poi l’auspicio che tutte le forme agevolative a beneficio del territorio entrino in connessioni virtuose, come quelle con la zona franca doganale del porto di Taranto.
Del tutto incentrato sul tema cella zona speciale l’intervento di Floriana Gallucci, commissaria straordinaria della ZES Ionica interregionale Puglia-Basilicata. In particolare sono state date indicazioni su come vengono erogati i fondi ZES per lo sviluppo del Mezzogiorno e quali sono i procedimenti tecnici per richiederli. Gallucci ha spiegato che si tratta di finanziamenti e agevolazioni rivolte alle startup o messi a disposizione per l’upgrade delle imprese, ribadendo che il ruolo principale è sempre giocato dall’imprenditore, che deve intercettare queste opportunità considerandole in stretta relazione con la propria programmazione economico-finanziaria e di sviluppo aziendale in genere.
Di nuove economie ha parlato Alessandro Delli Noci, assessore alle Attività Produttive della Regione Puglia. «La Zes – ha detto – è un’opportunità per le aree territoriali e una leva finanziaria che si inserisce in una strategia che si basa sulla connessione portuale. Stiamo provando a dare sistema in Puglia a quella che si chiama Blue Economy ossia economia che viene dal mare, finora esistente in forma disorganica». Poi la serie delle altre sfide: «Il tema del digitale, dell’innovazione, del manifatturiero e il tema della Green Economy, per un futuro che punti alla sostenibilità, a cominciare dalle energie da fonti rinnovabili». All’orizzonte un obiettivo ben individuato. «La Puglia – ha ricordato Delli Noci – è il primo approdo verso l’Europa. Sempre più l’economia si basa sulla velocità del transito delle merci e noi possiamo essere hub di quelle che vengono all’oriente».
Alla conferenza sono intervenuti anche il sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, e il locale assessore alle Attività Produttive, Isidoro Mauro Baldari. Il primo ha sottolineato come i progetti di infrastrutturazione della zona industriale della città messapica debbano necessariamente essere propedeutici alla messa a frutto delle opportunità della ZES, mentre il secondo ha insistito sulla necessità di rinsaldare l’anello di connessione tra le istanze del commercio e dei settori produttivi in genere e l’agire della politica, a livelli più alti di quello strettamente locale.
La conferenza è stata condotta da Loredana Ingrosso, consigliera comunale di Manduria, che ha sottolineato la necessità da parte dei privati di compiere l’ultimo miglio per il pieno sviluppo turistico, con l’acquisizione di nuove consapevolezze e la messa in campo di investimenti mirati.