Manduria punta sulla sostenibilità e sul consumo consapevole
Si può parlare di tutela ambientale partendo dal cibo che scegliamo di mettere nel piatto? Assolutamente sì ed è proprio questo il tema affrontato nel convegno “Tutela dell’ambiente e sicurezza alimentare”, che si è tenuto alla Pessima di Manduria martedì 11 marzo. Un incontro che ha visto protagonisti istituzioni, esperti del settore e studenti, uniti dal comune obiettivo di promuovere scelte più consapevoli e sostenibili.
Le sfide di Manduria tra riconoscimenti e consapevolezza
Ad aprire i lavori, il consigliere delegato all’Innovazione e Sviluppo Sostenibile Vito Perrucci, che ha sottolineato i recenti riconoscimenti ottenuti da Manduria in tema ambientale, come l’assegnazione delle Tre Tartarughe per le politiche plastic-free.
Un successo che il sindaco Gregorio Pecoraro ha accolto con soddisfazione, ma anche con una nota di amarezza: “Ho la percezione che la comunità non sia pienamente consapevole degli obiettivi raggiunti. Questo è un dispiacere, ma continueremo a lavorare per migliorare.”
L’assessore all’Ecologia e Ambiente Katia Fusco ha invece puntato l’attenzione sulle nuove generazioni: “Sono loro il nostro futuro. L’educazione è il primo passo per acquisire consapevolezza, non solo sulle nostre scelte alimentari ma anche sull’impatto ambientale che queste comportano.”
Slow Food: la tradizione come motore del cambiamento
A riportare il tema del cibo al centro della discussione è stato Domenico Castria, presidente della condotta Slow Food di Ginosa, che ha lanciato un messaggio chiaro: “Dobbiamo fare un passo indietro per guardare avanti. Recuperare il meglio delle nostre tradizioni per costruire un futuro più sostenibile.”
Il concetto di Presìdi Slow Food è stato al centro del suo intervento: “A Manduria abbiamo eccellenze come il pomodorino e il colombino, prodotti che raccontano il nostro territorio e che meritano di essere valorizzati. L’obiettivo? Un cibo buono, pulito e giusto.”
Mangiare locale per salvaguardare l’ambiente e la salute
Anche Giuseppe Taneburgo, responsabile Agricoltura di Legambiente Puglia, ha evidenziato il legame tra filiera corta e sostenibilità: “Scegliere prodotti a Km 0 non è solo una questione di qualità, ma significa anche ridurre l’impatto ambientale e sostenere l’economia locale.”
Sul tema della corretta alimentazione è intervenuto il dott. Augusto Giorgino del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione: “Oggi siamo bombardati da mode alimentari che spesso confondono i più giovani. La soluzione? Tornare alle basi: mangiare di tutto, ma soprattutto prodotti della nostra terra.”
Un futuro sostenibile passa dai Comuni e dalla scuola
Il sindaco di Crispiano Luca Lopomo, membro della Rete dei Comuni Sostenibili, ha sottolineato l’importanza di misurare e rendere concreti gli obiettivi dell’Agenda 2030: “Solo ciò che si può misurare si può migliorare. La sostenibilità non è uno slogan, ma un impegno quotidiano.”
E se la politica traccia la strada, è la scuola a dover educare al cambiamento. Il dirigente scolastico Angelo Prontera ha ribadito l’importanza dell’istruzione: “Investire sui ragazzi significa investire sul futuro. La sicurezza alimentare e la tutela ambientale devono diventare parte della loro cultura.”
Dagli studenti, un messaggio per il cambiamento
A chiudere l’incontro è stato un video realizzato dagli studenti del progetto Eco-Schools, presentato dalla prof.ssa Ruggieri. Un lavoro che ha messo in evidenza come i giovani siano pronti a fare la loro parte, a patto che gli adulti diano loro gli strumenti giusti.
Un convegno che ha acceso i riflettori su un tema cruciale: la tutela ambientale inizia da ciò che mangiamo. Scegliere prodotti locali, rispettare la stagionalità e ridurre gli sprechi non è solo un atto d’amore per la terra, ma anche per noi stessi. E Manduria, con le sue eccellenze e i suoi progetti, sembra essere sulla strada giusta.