Con il tradizionale taglio del nastro, la 282a edizione della Pessima ha ufficialmente aperto le porte ai visitatori.
L’inaugurazione si è svolta oggi pomeriggio alle 16:00, alla presenza del Sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, dell’Assessore regionale Gianfranco Lopane, dell’Assessore alle Attività Produttive Mauro Baldari e della madrina dell’evento Manila Nazzaro.
Un momento solenne, arricchito dalla partecipazione dell’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia, delle autorità sanitarie e delle forze dell’ordine, a testimonianza del forte valore istituzionale della manifestazione.
Dopo il rito del taglio del nastro, la cerimonia si è spostata nel Padiglione delle Conferenze, dove ha avuto luogo la benedizione impartita da S.E. Mons Vincenzo Pisaniello, seguita dai saluti ufficiali.
La Fiera Pessima: radici storiche e nuove prospettive
A dare il via e moderare gli interventi è stato Alberto Mandrillo, responsabile dell’organizzazione della fiera, che ha subito passato la parola al sindaco Pecoraro.
Nel suo discorso, il primo cittadino ha voluto sottolineare il ruolo chiave della Pessima nel tessuto economico e culturale del territorio: “Questa manifestazione non è più solo un evento legato all’agricoltura, ma si è trasformata in una piattaforma strategica per il turismo e per la crescita delle imprese locali su scala nazionale.”
Un concetto ribadito nel passaggio in cui Pecoraro ha evidenziato come la valorizzazione del patrimonio storico e ambientale sia ormai centrale nelle strategie di sviluppo locale:
“Bellezza e qualità non riguardano solo il cibo, ma anche il nostro immenso patrimonio culturale. Come amministrazione, siamo pronti a supportare tutte le aziende che vogliono investire nel territorio.”
“La Pessima – ha poi concluso il Sindaco – è una vetrina nazionale che permette al nostro territorio di creare nuove sinergie tra imprese, istituzioni e cittadini. Il futuro deve diventare una visione chiara, un’opportunità concreta per tutti.”
Un evento in crescita: qualità e sviluppo
A prendere la parola è stato poi l’Assessore alle Attività Produttive Mauro Baldari, che ha evidenziato il percorso evolutivo della fiera: “La Pessima è un evento che unisce passato e futuro, mantenendo la propria identità ma adattandosi ai cambiamenti. Oggi è un vero motore di sviluppo, capace di promuovere settori diversi e di raccogliere le sfide del presente per trasformarle in opportunità.”
Con 330 espositori e un’attenzione crescente alla selezione delle aziende partecipanti, la Pessima continua a puntare sulla qualità. Un obiettivo raggiunto anche grazie alla collaborazione tra enti pubblici e privati, come ha sottolineato Baldari nei suoi ringraziamenti rivolti a espositori, associazioni di categoria, uffici comunali, forze dell’ordine e volontari.
La voce della madrina Manila Nazzaro
Tra gli interventi più attesi, quello della madrina dell’evento, Manila Nazzaro, che ha espresso il proprio entusiasmo per la manifestazione e per la crescita della Puglia come destinazione di eccellenza:
“Negli ultimi anni, la nostra regione ha fatto passi da gigante. Possiamo insegnare l’accoglienza al mondo intero, ma dobbiamo crederci di più. Il Made in Puglia ha tutte le carte in regola per diventare un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale.”
Con una battuta ironica sul nome della manifestazione, Nazzaro ha aggiunto:
“Forse il segreto del successo della Pessima sta proprio nel suo nome: un simbolo scaramantico che la rende, in realtà, tutto fuorché pessima!”
Le fiere come motore di sviluppo per la Puglia
A chiudere gli interventi è stato l’Assessore regionale Gianfranco Lopane, che ha ribadito l’importanza delle fiere nel consolidare il brand Puglia e nell’aprire nuove prospettive di crescita:
“Eventi come la Pessima non sono solo occasioni di scambio commerciale, ma anche momenti di confronto tra comunità. Servono a capire chi siamo, dove vogliamo andare e su cosa dobbiamo investire.”
Lopane ha sottolineato il ruolo strategico delle aree meno sviluppate della regione, che rappresentano una risorsa chiave per il futuro:
“La Puglia potrà crescere se cresceranno le terre che finora sono state meno valorizzate. Le aree ancora poco battute dal turismo sono il vero asset su cui puntare.”
A chiudere il discorso, un monito sulla necessità di tutelare e promuovere l’identità delle comunità locali:
“I turisti cercano autenticità, vogliono vivere esperienze legate alle nostre radici. Il nostro compito è lavorare perché queste identità diventino il cuore pulsante dello sviluppo futuro.”
La Pessima 2025 entra nel vivo
Con questi presupposti, la 282a edizione della fiera Pessima si prepara a offrire giorni di eventi, esposizioni e incontri di approfondimento, confermandosi una delle manifestazioni fieristiche più attese della Puglia.