Un legame profondo tra il vino e la terra, una rete che unisce storia, cultura ed economia locale. Questo il cuore del convegno “Città del Vino, sviluppo e opportunità per il territorio”, tenutosi questo pomeriggio nel Padiglione delle Conferenze della Pessima. Un incontro che ha visto la partecipazione di esperti, amministratori e rappresentanti istituzionali, accomunati dalla volontà di rafforzare l’enoturismo e valorizzare l’identità vinicola della Puglia.
A moderare l’incontro è stato il Dott. Francesco Turco, coordinatore regionale di Città del Vino e sindaco di Torricella, che ha aperto il dibattito sottolineando l’importanza di “fare rete” per promuovere non solo il vino, ma l’intero patrimonio culturale e storico del territorio. Un concetto rafforzato anche dall’On. Dario Iaia, intervenuto per un breve saluto: “Il Primitivo di Manduria è un’eccellenza da difendere e valorizzare. Lavoriamo costantemente per tutelare questo patrimonio”.
L’importanza della collaborazione e della rete
Nel suo intervento, il Sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’associazionismo come strumento di confronto e crescita collettiva. “Solo attraverso la condivisione di esperienze e buone pratiche possiamo comprendere dove intervenire e come migliorare. La rete Città del Vino ci offre questa straordinaria possibilità”, ha dichiarato. Un ringraziamento particolare è stato rivolto all’Assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia per il supporto della Regione Puglia nello sviluppo della Pessima, come sottolineato dall’Assessore all’Agricoltura di Manduria Isidoro Mauro Baldari. “Senza il contributo della Regione, molte delle iniziative in corso non sarebbero state possibili”, ha affermato.
Turismo del vino: destagionalizzazione e nuove prospettive
Un punto centrale della discussione è stato il concetto di enoturismo come motore di sviluppo economico. Angelo Radica, Presidente nazionale dell’Associazione Città del Vino, ha illustrato le grandi potenzialità del settore: “I turisti di oggi cercano esperienze autentiche, vogliono emozioni e storie da vivere in prima persona. La Puglia ha tutte le caratteristiche per offrire questo”. Radica ha poi annunciato una novità: la trasformazione di Calici di Stelle in Le Notti del Vino, un format che non sarà solo un’occasione per degustare, ma anche un momento di approfondimento culturale sul prodotto e il territorio. “Bere e ballare va bene, ma il nostro obiettivo deve essere quello di raccontare il vino in tutte le sue sfaccettature”, ha precisato.
Pentassuglia: “Orgoglio e identità per difendere il nostro vino”
L’Assessore regionale Donato Pentassuglia ha chiuso il convegno con un intervento appassionato, ripercorrendo le battaglie portate avanti per tutelare la qualità del vino pugliese. “La Puglia di oggi non è più quella di vent’anni fa: oggi il nostro prodotto è riconosciuto a livello internazionale e va difeso con orgoglio. Abbiamo combattuto per preservarne l’identità e proteggerlo da pratiche discutibili che rischiano di comprometterne la qualità”, ha dichiarato. Un invito chiaro a continuare a lavorare insieme, con determinazione e consapevolezza.
“Dobbiamo smetterla di sottovalutarci: la Puglia è già un punto di riferimento nel panorama vitivinicolo e dobbiamo esserne fieri”, ha concluso.
Fare rete, investire sull’identità territoriale, puntare sulla qualità e sul racconto autentico del vino e della terra. Sono queste le direttrici su cui il convegno ha tracciato il futuro del settore. Un futuro che, tra sfide e opportunità, passa dalla capacità di trasformare il vino in un simbolo di crescita e sviluppo sostenibile per l’intero territorio.