Quali soluzioni possono essere messe in atto per diminuire gli effetti che i cambiamenti climatici hanno sull’agricoltura?
È questa la domanda posta da Salvatore Mero, Vicepresidente Coldiretti Puglia, introducendo la conferenza “Agricoltura e cambiamenti climatici” che si è tenuta lunedì pomeriggio nel Padiglione delle Conferenze della Pessima.
<<I cambiamenti climatici incidono su diversi fenomeni, non solo sulla siccità. Serve comprendere che, per tutelare madre natura, a volte è necessario mettere da parte i propri interessi e stimolare il rispetto per la terra>>.
Il primo intervento è stato affidato al Dottor Gabriele Pizzileo, del CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, che con la sua ricerca “Cambiamenti climatici e tecniche di mitigazione per le produzioni agricole” ha spiegato l’importanza, a livello europeo, di abbattere le emissioni di CO2 in agricoltura.
<<Le grandi quantità di anidride carbonica prodotte – ha spiegato il ricercatore – influiscono sullo sviluppo dei cambiamenti climatici. È necessario perciò adoperare azioni in grado di mitigarne le conseguenze>>.
Tra le principali opzioni proposte compaiono la valorizzazione energetica e la combustione dei residui di potatura, una gestione sostenibile dei residui agricoli, la conversione al biologico, la riduzione dei fertilizzanti azotati e la possibile installazione di pannelli fotovoltaici.
A proporre invece una visione concentrata sull’utilizzo delle risorse idriche è stato Benedetto De Serio, appartenente al Consorzio di Bonifica Unico centro-Sud, con la sua presentazione intitolata “Il problema dell’acqua per l’irrigazione”.<<L’acqua non è un bene infinito – ha esordito De Serio – e con l’aumento della popolazione previsto per i prossimi anni, la risorsa idrica dovrà essere ripartita diversamente, limitandone la disponibilità per ogni singolo individuo>>.
In Puglia le crisi idriche hanno generato un forte impatto negativo sull’economia regionale, mettendo in grave difficoltà il settore primario.
<<L’acqua c’è, ma ne sprechiamo troppa>> ha ricordato l’esperto. <<Occorre agire in maniera differenziata nei diversi territori, agendo sulla capacità di stoccaggio e distributiva delle risorse disponibili. Bisogna investire nelle nuove tecnologie che permettono il riutilizzo delle acque>>.
A dar voce ai pensieri degli imprenditori agricoli è stato Alfonso Cavallo, Presidente Coldiretti Puglia, che ha dichiarato: <<Negli ultimi anni molti progetti sono stati accantonati; i consorzi di tutela, ad esempio, dovrebbero essere considerati come una grande opportunità. Permettono di investire in tecnologia ed innovazione, perciò il loro è un ruolo strategico>>.
<< La storia di un intero territorio è a rischio. Le aziende soffrono. È necessario aprire un nuovo capitolo: aumentare i controlli, programmare il futuro>>.
A sottolineare invece la necessità di utilizzare l’innovazione tecnologica, con satelliti o droni, per programmare e gestire le colture in modo efficiente è stato infine l’Assessore all’Agricolture della Regione Puglia Donato Pentassuglia. <<La nuova sfida – ha dichiarato l’assessore – è consumare molta meno acqua di quella che si ha a disposizione. Solo una gestione ottimale della risorsa idrica e il suo riutilizzo rapido possono dare speranza al futuro dell’agricoltura>>.
È giunto il momento di agire con determinazione e consapevolezza per garantire un domani sostenibile per il settore agricolo e per l’intero pianeta.