Prospettive ottimistiche e costruttive sono quelle scaturite dal dibattito “Giovani e Lavoro” tenutosi nel Padiglione delle Conferenze della Pessima sabato 9 marzo.
Parlando del futuro degli under 35 nel mondo del lavoro, il Vicesindaco Vito Andrea Mariggiò ha aperto il convegno presentando recenti dati Istat che evidenziano una situazione complessa: sebbene il tasso di occupazione in Italia sia stabile al 7%, nel Mezzogiorno questo risulta essere inferiore rispetto al centro-nord. <<Serve ridiscutere il ruolo della scuola; l’istruzione svolge un ruolo cruciale nelle scelte degli individui, fin dalla loro giovane età>>.
La Dottoressa Loredana Ingrosso, moderatrice dell’incontro, ha aggiunto un tocco di ottimismo ricordando che <<i giovani non sono un problema>>. Un’affermazione che riflette la necessità di guardare ai ragazzi come una risorsa in cui investire.
Sebastiano Leo, Assessore Regionale Formazione e Lavoro Diritto allo Studio e Formazione Professionale ha affermato: <<La tecnologia continua a portare nuovi approcci nel mondo economico e sociale talvolta imprevedibili; l’intelligenza artificiale ad esempio va gestita e governata>>. Massimo supporto, secondo l’Assessore, deve essere fornito alle scuole: <<I giovani non sono il futuro. È Oggi che i ragazzi devono essere i veri protagonisti>>.
A partecipare all’incontro riportando la propria esperienza personale sono stati Mirko Cazzato, Fondatore di Mabasta – Movimento Anti Bullismo Animato da Studenti Adolescenti eAntonio Scarnera, Open Innovation Specialist presso LAC Srl, rispettivamente di 22 e 27 anni.
<< C’è una strana e sbagliata concezione – ha dichiarato Mirko – per cui bullismo e cyber bullismo debbano essere risolti dagli adulti. Non è così; i ragazzi sono la soluzione>> Con il suo progetto Mabasta infatti da otto anni Mirko lavora con un team di 40 ragazzi dai 14 ai 17 anni per portare nelle classi le <<6 azioni concrete per contrastare il bullismo>>.
Antonio invece già a quindici anni forniva supporto virtuale nei giochi online. Solo quando è stato finalmente notato ed ascoltato, ha potuto dar seguito a quello che riteneva un semplice hobby. <<Ho abbandonato il lavoro in una multinazionale ed ho intrapreso il mio percorso imprenditoriale>>. Attualmente guida una società focalizzata sull’innovazione tecnologica, esplorando nuovi mercati e creando connessioni in un contesto che offre continuamente opportunità di crescita e sviluppo senza pari.
Tullio Mancino, Direttore Provinciale di Confcommercio, ha ribadito l’importanza di valorizzare tutte le professioni e di fornire ai giovani le competenze necessarie per un mondo del lavoro in continua evoluzione.
<<Abbiamo un’enorme responsabilità – ha esordito Tullio Mancino, Direttore Provinciale Confcommercio – Dopo la pandemia da covid abbiamo compreso l’importanza culturale e sociale del capitale umano e delle sue competenze. Il nostro dovere è ricordare alle nuove generazioni che non esistono professioni di secondo livello e che anche il responsabile di sala o la guida turistica sono fondamentali in una comunità, poiché fanno parte del percorso attraverso cui i turisti conoscono il nostro territorio.
Bisogna sfruttare tutti gli strumenti, prendendo spunto anche da altre realtà, per far sì che i giovani intercettino il nostro territorio come luogo di crescita ed evoluzione, riqualificando e convertendo tutte le figure professionali e promuovendo l’autoimprenditorialità>>.
Infine l’intervento di Michele Chimienti, Presidente Provinciale Assintel, che ha lanciato dapprima una provocazione ai giovani e subito dopo anche all’amministrazione: <<Oggi tutti vogliono diventare influencer o Social Media Manager; figure accattivanti soprattutto per i più piccoli. Eppure le aziende sono alla continua ricerca di figure tecniche, tra queste quelle in grado di gestire big data. La domanda c’è, a mancare è la risposta delle nuove generazioni>>. All’amministrazione ha invece detto: <<In ambito tecnologico e digitale anche i docenti sono poco aggiornati e la formazione rischia di essere obsoleta. Bisogna mettere a disposizione dei ragazzi professionisti più competenti, in grado di stimolare l’interesse e creatività>>.
In conclusione, il convegno ha offerto spunti interessanti per la costruzione di nuove reti di risorse umane, capaci di coinvolgere attivamente i giovani nel processo decisionale e fornire loro le competenze necessarie per affrontare le sfide del mondo del lavoro odierno.